Dall’archivio del Campus

Il 10 ottobre 2021 veniva a mancare Luis de Pablo, Leone d’oro alla carriera alla Biennale Musica 2020, compositore fra i più rappresentativi del panorama musicale internazionale dell’ultimo secolo. Presidente onorario del Festival Pontino di Musica dal 2010, amico di lunga data della Fondazione Campus Internazionale di Musica, de Pablo fu una presenza assidua agli Incontri di musica contemporanea del Festival, che accolse numerose prime esecuzioni assolute dei suoi lavori. A riprova del forte legame che legò il compositore alla Fondazione, l’Istituto di Studi Musicali “Goffredo Petrassi” di Latina conserva il prezioso Fondo Luis de Pablo con circa duecento manoscritti autografi, a disposizione di quanti vogliano approfondire lo studio della sua opera.

A distanza di un anno dalla scomparsa, il 10 ottobre la Fondazione Campus Internazionale di Musica lo ricorda mandando in onda, sul suo canale YouTube, la lezione di musica realizzata per l’occasione dello studioso Daniel Moro Vallina “Il Fondo Luis de Pablo del Campus Internazionale di Musica di Latina. Un approccio alle fonti degli anni ‘50 e ‘60”.

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Lazio, Direzione Cultura, Politiche Giovanili e Lazio Creativo, Area Servizi Culturali e Promozione della Lettura, L.R. n. 24/2019, Piano 2022

10 Ottobre 2022, ore 18
sul canale YouTube

“Il Fondo Luis de Pablo del Campus Internazionale di Musica di Latina. Un approccio alle fonti degli anni ‘50 e ‘60”
Relatore: Daniel Moro Vallina

DANIEL MORO VALLINA

Professore di musicologia all’Università di Oviedo e attualmente borsista della Reale Accademia di Spagna a Roma, Daniel Moro Vallina sta sviluppando un progetto di ricerca sui rapporti tra Italia e Spagna nel campo della musica d’avanguardia, usufruendo della ricchezza di archivi come quello della biblioteca dell’Accademia di Spagna, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia o dell’Istituto Goffredo Petrassi di Latina. In quest’ultimo centro ha lavorato soprattutto con la musica di Luis de Pablo, soffermandosi in particolar modo sulle opere della fine degli anni Cinquanta e dell’inizio dei Sessanta, sulle quali si fondano le caratteristiche del suo stile maturo. Il fondo musicale conservato presso l’Istituto Goffredo Petrassi del Campus di Latina diventa fondamentale per comprendere il rapporto di De Pablo con l’Italia e ha permesso allo studioso di lavorare con i materiali originali del compositore. Il fondo dispone di circa duecento fonti, costituite, non solo da partiture manoscritte ma anche da diari, agende e bozze, attualmente in fase di inventariazione, tutto materiale essenziale per comprendere le chiavi compositive dell’autore o la sua affinità con alcuni nomi della musica del Novecento. Nella lezione verranno esaminate alcune partiture autografe conservate nel Fondo, fra queste Coral per un ensemble strumentale, composta nel 1954 in stile dodecafonico, l’opera Dos comentarios del 1956, basata su due poesie del libro Manual de espumas di Gerardo Diego, Radial partitura per 24 strumenti divisi in otto trii, che rappresentò il suo biglietto da visita in Italia, eseguita in prima assoluta alla Settimana Internazionale di Nuova Musica di Palermo nel 1961, e molti altri lavori. “Studiando il Fondo – racconta Daniel Moro Vallina –, si ha avuta la preziosa occasione di cogliere l’atteggiamento in costante evoluzione e la varietà di temi che ispirano le opere di de Pablo, dando la possibilità di affrontare la sua musica in punti di vista diversi”.

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