
Inaugurazione Concerto d’apertura del 61° Festival Pontino LOUISE FARRENC: UNA DONNA ALLO SPECCHIO
3 Luglio ore 21:00
| €10Programma:
LOUISE FARRENC (1804-1875)
Air Russe varié op.17 per pianoforte
Andante sostenuto dalla sonata op.46 per violoncello e pianoforte
Variazioni Concertanti op.20 per violino e pianoforte
Trio n.2 in Re minore op.34 per violino, violoncello e pianoforte
Testi: Antonella Campani
Il progetto Farrenc nasce dal fortunato incontro e dalla sintonia professionale tra le musiciste Mihaela Costea, Silvia Chiesa e Linda Di Carlo ed è dedicato alla compositrice francese Louise Dumont Farrenc (1804-1875) nel centocinquantenario della sua scomparsa. Si tratta di uno spettacolo tutto al femminile, che si propone di far conoscere non solo la musica ma anche la storia di questa compositrice attraverso un testo scritto da Antonella Campani dal titolo “Louise Farrenc, una donna allo specchio” in cui è la stessa musicista a parlare in prima persona al pubblico, raccontando la sua storia, le sue battaglie e i suoi successi professionali: il difficile percorso di una donna che fu in grado di sconfiggere i pregiudizi di un ambiente tradizionalmente maschile come quello musicale francese dell’800 e di rivendicare la propria professionalità di docente di Conservatorio, ottenendo lo stesso compenso dei colleghi uomini.
A dar voce alla Farrenc è la voce straordinaria dell’attrice Anna Bonaiuto.
ANNA BONAIUTO
Anna Bonaiuto, diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica, ha lavorato con i più illustri registi teatrali quali Luca Ronconi, Toni Servillo e Carlo Cecchi. Nel 1992 le viene affidato il ruolo della moglie di Renato Caccioppoli in Morte di un matematico napoletano di Mario Martone che la conferma come una delle attrici di maggior talento del panorama artistico italiano. Nel 1993 vince la Coppa Volpi alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia come migliore attrice non protagonista nel film di Liliana Cavani Dove siete? Io sono qui.Nel 1995 è diretta ancora da Mario Martone nel film L’amore molesto, tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, e il ruolo le vale il Nastro d’Argento e il David di Donatello. Tra i molti film in cui è comparsa con personaggi memorabili ricordiamo Il Caimano di Nanni Moretti (2006), Mio fratello è figlio unico di Daniele Lucchetti, Il Divo di Paolo Sorrentino (2008).Numerosi i riconoscimenti anche dalla critica teatrale tra i quali il Premio Ubu nel 2003 come migliore attrice italiana per l’interpretazione di donna Rosa Priore in Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo con la regia di Toni Servillo. Nanni Moretti l’ha scelta per “Tre Piani” il suo ultimo film (2021), tratto dall’omonimo romanzo di Eshkol Nevo
MIHAELA COSTEA
Si è diplomata in violino con il massimo dei voti e la lode sia presso la Scuola d’Arte “O. Bancila” della sua città natale che presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro. Ha poi frequentato la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Ha approfondito il repertorio solistico con Lia Pirvu, Salvatore Accardo, Mariana Sirbu, Vadim Brodski e Giuseppe Prencipe. In Romania ha vinto i concorsi per giovani musicisti “Mozart Competition” e “Lira d’Oro”, oltre a sedici concorsi nazionali e ha sostenuto numerosi concerti come solista e in duo con il pianoforte. Nel 1993 si è trasferita in Italia, e negli anni successivi ha vinto il Concorso Internazionale di Biella (Lorenzo Perosi), i concorsi di Stresa, di Macerata Feltria, il concorso “Un violino per sognare”, il Concorso Mozart, e diverse audizioni per primo violino di spalla. Ha fatto parte dell’Orchestra da Camera Italiana fondata da Salvatore Accardo e collaborato in qualità di primo violino di Spalla con l’Orchestra della Suisse Romande, la BBC Symphony Orchestra di Londra, la Royal Philarmonic Orchestra di Londra, l’Orchestra del Maggio Fiorentino di Firenze, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra del San Carlo di Napoli, l’Orchestra Filarmonica Veneta di Treviso, l’Orchestra del Festival di Riva del Garda e l’Orchestra Internazionale d’Italia. Dal gennaio 2000 ad oggi, ricopre il ruolo di primo violino di spalla e di solista presso l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e della Filarmonica Arturo Toscanini. Dal 2002 al 2005 ha ricoperto il ruolo di spalla dei secondi violini con la London Philarmonic Orchestra. Charles Dutoit l’ha invitata dal 2006 al 2008 a partecipare, in qualità di docente di violino e musica da camera, al C.I.S.M.A. (Canton International Summer Music Academy in Cina), poi, per lo stesso ruolo al Festival Lindenbaum in Seoul Corea. Nel 2007 ha suonato quale spalla dei primi violini presso l’Orchestra Stanislavskij di Mosca su invito di Franco Zeffirelli. L’anno dopo è stata spalla dei primi violini presso la Fondacao Calouste Gulbenkian di Lisbona su invito di Lawrence Foster. Ha inciso un DVD in duo con il pianista Victor Derevianko (musiche di Paganini, Tartini, Bach, Fauré), un CD come solista con l’Orchestra Filarmonica di Latina (musiche di Sarasate e Saint-Saens) e un CD come solista con l’Orchestra Internazionale di Italia (musiche di Wieniavsky e Enescu). Nel 2009 incide per la Pentatone con l’Orchestra della Fondazione Gulbenkian, sotto la direzione di Lawrence Foster, le Rapsodie n.1 e n. 2 di Bartók per violino e orchestra. Si è esibita sotto la guida di illustri direttori d’orchestra e musicisti come Yuri Temirkanov, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Itzhak Perlman, Lorin Maazel, Gidon Kremer, André Previn, Vladimir Jurowski, Christoph Eschenbach, James Conlon, Jurai Valčuha, Daniel Harding, Kazushi Ono, Isaac Karabchevsky, Gary Bertini, Georges Prètre, Anne Sophie Mutter, Daniel Oren, Eliahu Inbal, Charles Dutoit, Kurt Masur, Lawrence Foster, Yoel Levi, Alpesh Chauhan. Da segnalare il grande impegno delle ultime stagioni sinfoniche dove affianco all’attività di primo violino si è dedicata, con grande successo di pubblico e critica, al repertorio solistico affrontando capolavori dal repertorio barocco a quello romantico: Vivaldi (Quattro Stagioni e Concerti per violino), Bach, Mozart, Mendelssohn, Paganini, Beethoven e Brahms. Di notabile importanza è la cura e la ricerca sul repertorio del Novecento che l’hanno resa protagonista di acclamate esecuzioni dei concerti per violino solista di Kurt Weill, Barber, Bernstein, Bartok e Korngold. Nel dicembre 2015 e nel 2017 si è esibita con la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta da Francesco Lanzillotta, nel Concerto per violino “Red Violin” di Corigliano e nel gennaio 2016 ha interpretato con la Polish National Radio Symphony Orchestra le Rapsodie n. 1 e n. 2 di Bartòk sotto la direzione di Lawrence Foster e nel 2019 il concerto n. 2 “I Profeti” di Castelnuovo Tedesco. Suona stabilmente nel Trio Rainessance unitamente al M° Victor Derevianko e alla prof. Diana Cahanescu (primo violoncello della Filarmonica Toscanini) e con il quartetto Coll’Arco (con contrabasso). Svolge periodicamente delle Masterclass a Iasi (Romania), a Urbino, a Corniglio (PR), Conservatorio di Reggio Emila e presso il Conservatorio di Parma.
Suona un violino Matteo Goffriller, dell’anno 1690 di sua proprietà.
SILVIA CHIESA
Interprete ricca di personalità, raffinata esploratrice di mondi musicali, Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello. Ha rilanciato il repertorio del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento eseguendole su prestigiosi palcoscenici internazionali.
Ha ideato la “Trilogia del Novecento italiano” (Sony Classical) che raccoglie per la prima volta insieme, in tre cd, le registrazioni di Concerti per violoncello e orchestra di grandi compositori del XX secolo: Nino Rota, Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Mario Castelnuovo-Tedesco (“prima” italiana), Riccardo Malipiero (“prima” mondiale) e Gian Francesco Malipiero. Tutti italiani gli interpreti: insieme con Silvia Chiesa, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e i direttori Corrado Rovaris e Massimiliano Caldi. La violoncellista ha portato avanti il suo impegno nella divulgazione di questo repertorio anche durante le settimane di lockdown per Covid-19, attraverso la serie web di documentari “Novecento Corsaro”.
LINDA DI CARLO
Diplomata in pianoforte e clavicembalo presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia, ha al suo attivo un’intensa attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi per importanti festival e società concertistiche in Italia e all’estero (Brasile, Spagna, Tunisia, Turchia, Kosovo, Cechia, Germania, Svizzera, Giappone…). Nel 2005 ha fondato il Quintetto Bottesini, con il quale si è esibita in Italia, Polonia, Giordania, Ecuador, USA, Brasile, Venezuela, Turchia, Francia, Paesi Bassi ; ha partecipato in diretta radiofonica nazionale a “I concerti del Quirinale di RadioTre”, a “La Stanza della Musica”, alla Festa della Musica di Radio Tre 2014. Con questo ensemble ha registrato i due Quintetti per archi e pianoforte di Louise Farrenc per Brilliant Classics (2014) e, per la rivista “Amadeus”, il Quintetto di H.Goetz, il Forellen-Quintett di F.Schubert, (2010), i due sestetti per archi e pianoforte di Ferdinando Giorgetti (2017). La sua spiccata inclinazione per la musica da camera l’ha portata a esibirsi con musicisti di fama internazionale quali Ciro Scarponi, Richard Stoltzman, Alessandro Carbonare, Corrado Giuffredi, I Fiati di S.Cecilia, I Fiati dell’Opera di Roma, Mariana Sirbu, Daniele Orlando, Danilo Rossi, il Quartetto di Cremona, il Quartetto Bernini, il Quartetto Fonè, il Quartetto Savinio,le cantanti Laura Brioli, Daniela Bruera, Marina Comparato. Con le prime parti dei Fiati del Teatro dell’Opera di Roma ha registrato per Brilliant Classics i trii e il sestetto per fiati e pianoforte di Louise Farrenc (2016). Ha effettuato registrazioni per la Sagra Musicale Umbra e la Casa discografica Camerata Tokyo.
Collabora come continuista con l’Orchestra da Camera di Perugia e dal 2013 è docente di accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia.