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Programma:

Johannes Brahms Trio n. 3 in do minore op. 101

Robert Schumann Trio n. 3 in sol minore op. 110

Clara Schumann Trio in sol minore op. 17

Con la partecipazione di sei musicisti under35 selezionati ai Corsi di Sermoneta

 

Marco Rizzi
Premiato nei 3 concorsi più prestigiosi per violino – il Čaikovskij di Mosca, il Queen Elizabeth di Bruxelles e l’Indianapolis Violin Competition – Marco Rizzi è particolarmente oggi apprezzato per la qualità, la forza e la profondità delle sue interpretazioni. Nel 1991 gli viene conferito su indicazione di C. Abbado l’”Europäischen Musikförderpreis” come uno dei più interessanti violinisti della nuova generazione. Marco Rizzi è in Italia considerato uno dei musicisti più apprezzati del paese e la sua attività artistica lo ha portato ad essere regolarmente ospite di sale quali la Scala di Milano, la Salle Gaveau e la Salle Pleyel a Parigi, il Lincoln Center di New York, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Musikhalle di Amburgo, il Tivoli di Copenhagen, il Concertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus di Berlino. Ha suonato con direttori quali R. Chailly, H. Vonk, A. Ceccato, G. Noseda, V. Jurowski, P. Eötvös, S. Denéve, G. Neuhold e con rinomate orchestre quali la Staatskapelle Dresden, la Indianapolis Symphony Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic, l’Orchestre de Concerts Lamoreux, la Hong Kong Philharmonic, la Rotterdam Philharmonisch, l’Orquesta RTVE di Madrid, la BBC Scottish, la Nederlands Philharmonic, e numerose altre. In collaborazione con artisti quali A. Lucchesini, M. Brunello, E. Dindo, L. Zylberstein, G. Hoffman, N. Imai, M. Fischer-Dieskau, D. Poppen, Marco Rizzi affianca all’attività solistica una dimensione cameristica vissuta con passione. È dedicatario, inoltre, di brani composti da importanti autori contemporanei quali A. Corghi, L. Francesconi, F. Vacchi, C. Galante, U. Leyendecker. Marco Rizzi ha inciso per Deutsche Grammophon, Amadeus, Nuova Era, Dynamic, Warehouse, etc. In Germania ha insegnato dal 1999 alla Hochschule für Musik a Detmold ed è stato chiamato nell’ ottobre 2008 alla Hochschule für Musik a Mannheim.  Inoltre, dal settembre 2007 è professore titolare alla prestigiosa Escuela Superior de Musica Reina Sofia di Madrid. È giurato di importanti concorsi internazionali come il Concorso J. Joachim di Hannover, il Concorso Queen Elisabeth di Bruxelles oppure il Concorso Paganini di Genova, e vari suoi allievi sono stati premiati in rinomati concorsi internazionali. Suona attualmente un violino Pietro Guarneri del 1743, messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale.

Giovanni Gnocchi
Ha debuttato giovanissimo come solista in concerto per 2 violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma, che disse: “Giovane meravigliosamente pieno di talento, darà un grande contributo alla musica ovunque egli vada”. É stato solista in contesti prestigiosi, sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Christopher Hogwood, Carlo Rizzi, Daniel Cohen, Enrico Bronzi, Michele Spotti, Daniele Giorgi, da Hong Kong alla Wiener Konzerthaus, alle grandi sale di Stuttgart, Manheim, Wiesbaden, Bonn e Salzburg, con la “Zagreb Philharmonic Orchestra“, “Camerata Salzburg “, “Orchestra della Toscana“, la “Filarmonica della Fenice” di Venezia, “Orchestra da Camera di Mantova “. Nella passata stagione, ha debuttato nella Sinfonia Concertante op. 125 di Prokofiev, si è esibito nel Concerto op.129 di Schumann diretto da Daniele Agiman, protagonista con Haydn al “Festival Stradivari” di Cremona con “l’OTO-Orchestra” del “Teatro Olimpico” di Vicenza diretta da Alexander Lonquich, solista e concertatore con “l’Orchestra da Camera” di Mantova e agli “Amici della Musica” di Firenze ha suonato il Concerto di Gulda come solista e direttore dell’OGI (Orchestra Giovanile Italiana). Vincitore del 1° Premio al Concorso “F. J. Haydn” di Vienna, del Borletti-Buitoni Trust Fellowship di Londra (entrambi con il David Trio), si è, inoltre, laureato ai Concorsi violoncellistici Primavera di Praga, A. Janigro di Zagabria, e in duo con Mariangela Vacatello al Parkhouse Award alla “Wigmore Hall” di Londra. Si è esibito in progetti cameristici con Leonidas Kavakos, i membri del Quartetto Hagen, Elizabeth Leonskaja, Pekka Kuusisto, Alena Baeva, Roman Simovic, Alexandra Conunova, Vadym Kholodenko, Cristian Budu, Jens-Peter Maintz, Wolfram Christ, Diemut Poppen, Herbert Schuch. In duo e trio con Alexander Lonquich e Ilya Gringolts, al Lucerne Festival in trio con Olli Mustonen e Alessandro Carbonare, in Giappone inaugurando la “Ark-Nova Concert Hall“. È stato poi invitato nei festival internazionali come: “Ljubljana Cello Fest” in Slovenia, “Ilumina Festival” in Brasile, “Järna Music Festival” in Svezia, “Delft Music Festival” in Olanda, “KotorArt Festival” in Montenegro, “Festival Musikdorf Ernen” in Svizzera. Recentemente, ha tenuto concerti cameristici a Singapore alla “Esplanade” e un recital solistico alla “Hong Kong City Hall” per la Hong Kong International Cello Association.
I prossimi impegni lo vedono impegnato in duo con Andrea Lucchesini e Alasdair Beatson, nella partecipazione solistica e cameristica al “Festival Résonances” in Belgio (con Liza Ferschtman, Aleksander Madzar, Esther Hoppe), il Concerto di Elgar a Bari e a Matera, “Gulda” a Perugia con Enrico Bronzi e al “Viotti Festival” con la Camerata Ducale, di nuovo la “Sinfonia Concertante di Prokofiev” in Colombia con “l’Orchestra Sinfonica di Stato” a Bogotá e alcuni impegni cameristici in Messico e in Cile.
Solo-Cellist della “Camerata Salzburg” per 8 anni (2002-2010), è stato, inoltre, Guest Principal Cellist alla “Royal Philharmonic Orchestra” di Londra con Daniele Gatti (2011-2012), Guest Principal nei “Münchner Philharmoniker “, “Mahler Chamber Orchestra” con Daniel Harding, “Philharmonia Orchestra” di Londra, “Orchestra Mozart “, co-principal cellist alla “London Symphony” con Valery Gergiev, e dal 2008 membro della “Lucerne Festival Orchestra” sotto la direzione di Claudio Abbado.
Nel 2012 ha vinto il concorso come Univ. Professor di violoncello all’Universität Mozarteum di Salisburgo. Giovanni ha studiato con Mario Brunello, Rocco Filippini, Luca Simoncini, Enrico Bronzi, Natalia Gutman, Altenberg Trio Wien, David Geringas, Heinrich Schiff, completando i propri studi con Clemens Hagen e poi Steven Isserlis, Ferenc Rados e Sir András Schiff.

Andrea Lucchesini
Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone giovanissimo all’attenzione internazionale, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose ed i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa.
La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 e Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda Lucchesini ha inciso per Teldec due capolavori del ‘900 come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.
Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio ed in particolare con il violoncellista Mario Brunello, col quale ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms e composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu.
Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi (AVIE Records) e proseguendo con le grandi opere dell’ultimo Schubert (Audite), riunite in tre volumi che stanno ricevendo il plauso della critica internazionale. Per BMG Lucchesini ha inciso il Concerto II “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la direzione dell’Autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali della stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l’ultimo ed impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad un disco AVIE Records divenuto rapidamente edizione di riferimento.
Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento presso la Scuola di Musica di Fiesole, che ha diretto fino al 2016. Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee ed è frequentemente invitato nella giuria dei più importanti concorsi internazionali.
Accademico di S. Cecilia dal 2008, è impegnato anche nell’organizzazione musicale. Dopo aver guidato l’Accademia Filarmonica Romana dal 2018 al 2021, è dal 2022 direttore artistico degli Amici della Musica di Firenze.