FONDO ELENA BARBARA GIURANNA

Il Fondo consta di libri, manoscritti, partiture, carteggi, foto, fonti sonore, ecc.
Riordinato, riconosciuto dal Mibac di interesse storico particolarmente importante.

Si deve ai figli Bruno e Paolo Giuranna la raccolta delle carte e dei documenti deputati a testimoniare l’articolata attività creativa della compositrice Elena Barbara Giuranna. Decana dei compositori italiani, fu una delle rarissime donne italiane le cui opere circolarono in Europa e negli Stati Uniti ribaltando il cliché del suo tempo che, in un ambiente coatto e discriminatorio – quale era la società italiana durante il ventennio fascista – voleva la donna madre e custode della casa. La possibilità di poter approfondire e conoscere la figura della compositrice palermitana oggi ci è data, soprattutto, dalla ricca documentazione che costituisce l’archivio Barbara Giuranna, conservato presso il Campus internazionale di Musica di Latina, fondo donato dagli eredi nel 1999.[…] La documentazione che afferisce alla sfera privata della compositrice è composta da documenti personali e patrimoniali, documenti contabili e amministrativi, ma soprattutto una cospicua collezione di autografi musicali – autografi di Pizzetti, Ghedini, Pinelli, Zecchi e altri – che documentano la straordinaria ampiezza dei contatti della compositrice palermitana con varie personalità del mondo musicale e artistico.
Il fondo Barbara Giuranna è inoltre arricchito da scritti editi e inediti, da carteggi, dalla raccolta dei programmi dei concerti che hanno ospitato esecuzione di opere della Giuranna e delle recensioni relative, documenti concernenti l’attività didattica e concertistica, inviti a concerti, brochures, locandine e manifesti che la compositrice ha pazientemente raccolto nel corso della sua vita.
(Dott.ssa Antonella Napoli)

Tre canti alla Vergine, piccolo concerto spirituale per soprano, piccolo coro femminile e piccola orchestra
Mi’ Madre, se mi date Giovannino per canto e pianoforte
Canto storico per canto e pianoforte
O suono, o suonno viene! per canto e pianoforte
Due strofe siciliane per canto e pianoforte
Augurio per canto e pianoforte
Corri cavallo… per 2 voci e piccola orchestra
Intermezzo della Sonatina per pianoforte (trascr. per archi)
Nuovo impero di Roma (trascr. per pianoforte)
Notturno (partitura d’orchestra)
Concerto per Orchestra I e II tempo
X Legio (trascr. per pianoforte)
Marcia e danza finale dal balletto “Trappola d’oro”
Trappola d’oro
Appunti per il balletto “Trappola d’oro”
L’amore per la mamma dai Canti infantili
Inviolata integra
Musica per Olivia per campanelli, celesta, arpa e pianoforte, piccola sinfonia
Il Castello del mago Calabrone (radioscena- fiaba di Paltrinieri)
Las estrellas del cielo
Per Luca
Oh Bimbo del cielo – canzoni per cori infantili a due voci
Ciao trenino – coro a due voci
Ad Johannem per coro femminile a tre voci e arpa
Alma Mater
Padre tu sei per coro a quattro voci e organo
Missa brevis
Sanctus
Benedictus
Agnus Dei
Missa Sinite Parvulos per coro di voci bianche, organo e arpa
Piazza, bella Piazza dai Canti fanciulleschi
Episodi per legni, ottoni, timpani e pianoforte
Tre momenti musicali per organo
Incipit per chitarra
Solo per viola
Improvviso per pianoforte a quattro mani
Andante per archi e pianoforte
Ninna Nanna per coro donne
Ninna Nanna degli angeli per coro di voci bianche
Ninna Nanna per voci femminili e cinque strumenti
Alegreze per coro di donne
Canto di nozze per voci femminili e cinque strumenti
Canto di guerra per coro a tre voci maschili
Dienai’ (sante parole che si cantano in galèa) per coro a tre voci maschili
Due quartine popolari greche per coro a quattro voci femminili
Canta, canta Marietta per coro a tre voci maschili
Canta, canta Marietta per coro misto a cinque voci
Augurio per canto e arpa
Gloria in excelsis Deo
Corale la preghiera del fanciullo
Quattro canzoni per cori infantili
Sei canti per coro di voci bianche e orchestra
N.5 filastrocche per cori infantili a due voci
Vola, Vola a 2 voci
Toccata per orchestra
Apina rapita dai nani della montagna (piccola suite per orchestra)
Corri cavallo a due voci dalle “Quattro canzoni” per cori infantili
Sonnerie
Questa è la montagna dalle “Cantilene per trastullare i bambini”
Cantilene per trastullare i bambini
Convegno
Freccecarella mia…
Fa la nanna
Inno della Calabria
L’acqua corre alla Corrana
Il nostro vecchio Dniprò per tenore o soprano
Dniprò, mio Dniprò
Basilico Odora qui per quattro voci femminili
Chi prende mille scudi per 4 voci femminili
Canta, canta Marietta
La Guerriera per canto e pianoforte
Allegretto con fantasia per clavicembalo
Stornello per canto e pianoforte,
Canto arabo per voce e pianoforte
Canto arabo per violoncello e pianoforte
Sonatina per pianoforte
Sonatina per arpa
Toccata per pianoforte
Hosanna
Mayerling
Jamanto

CONSULTAZIONE

Elena Barbara Giuranna

Nata a Palermo nel 1899, Elena Barbàra il femminismo, oltre che la nobiltà, l’aveva nel sangue.
Sua madre, infatti, Anna Sensales Proto, era stata una donna straordinaria per i suoi tempi, avendo studiato medicina e ginecologia a Parigi e diventando poi primaria ginecologa in una clinica a Palermo: uno dei pochi specialisti donna ad avere operato alla fine del XIX secolo.
L’educazione musicale di Elena era cominciata al collegio e completata al Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. Al Conservatorio di Napoli, nel 1923, si diplomò in composizione con il maestro De Nardis. Alla fine degli anni ‘20 Barbàra Giuranna esordì come compositrice con la suite per piccola orchestra Apina rapita dai nani della montagna, tratta dalla fiaba di Anatole France, che venne eseguita da Frederick Stock nella serie di concerti sinfonici di Chicago nel 1929 e successivamente da Pellettier nei concerti del Metropolitan Opera di New York nel 1930. Nel 1935 fu invitata a partecipare, prima donna italiana, al Festival Internazionale di Musica di Venezia dove presentò Adagio e Allegro da Concerto, e poi al Festival Internazionale di Bruxelles nel 1938 con Toccata per Orchestra. Dopo la prematura scomparsa del marito, allora direttore del Teatro San Carlo di Napoli, per potere mantenere i figli piccolissimi, decise di dedicarsi all’insegnamento e nel 1937 entrò al Conservatorio di Santa Cecilia dove, fino al 1970, tenne la cattedra di composizione. Nel 1948 entrò alla Rai di Roma in veste di collaboratrice per programmi sinfonici. Continuò a comporre poemi sinfonici e le opere Jamanto, Mayerling e Hosanna. Morì, quasi centenaria, nel 1998. Le sue opere sono edite da Ricordi.

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